Che cosa è l’incurvamento congenito del pene?
L’incurvamento o recurvatum congenito del pene è dovuto nella maggior parte dei casi a una asimmetria di sviluppo dei corpi cavernosi che provoca più frequentemente una deviazione laterale o verso il basso (ventrale) del pene. Usualmente incurvamenti sino a 45° possono essere compatibili con la penetrazione e non richiedere una correzione chirurgica che diviene invece indispensabile per incurvamenti maggiori; tuttavia in soggetti giovani, anche a causa della caratteristiche anatomiche della partner, incurvamenti non particolarmente severi possono essere causa di ostacolo meccanico alla penetrazione; inoltre non è raro che dalla malformazione anatomica derivi un autentico disagio psicologico, noto con il termine di dismorfofobia.

Quando è necessario correggere l’incurvamento?
L’intervento di correzione dell’incurvamento, corporoplastica, è pertanto indicato nei casi in cui:
a. La penetrazione è difficoltosa o impossibile a causa dell’eccessivo angolo di curvatura;
b. La curvatura del pene, per quanto compatibile con la penetrazione, sia causa di disagio psicologico (dismorfofobia)
Nel video, una rassegna delle opzioni chirurgiche per la cura degli incurvamenti del pene.
Terapia degli incurvamenti congeniti e acquisiti del pene
Link al video soggetto a limiti di età
Come si corregge l’incurvamento?
Le tecniche chirurgiche utilizzate per la correzione dell’incurvamento congenito, tutte derivate dall’originale intervento proposto da Reed M. Nesbit nel 1965, si basano sul principio di pareggiare la lunghezza del lato convesso (più lungo) con quello concavo (più corto); l’accorciamento del lato convesso che può essere ottenuto con l’asportazione di ellissi del tessuto di contenimento dei corpi cavernosi (tonaca albuginea) e successiva sutura dei bordi (Nesbit), con incisioni longitudinali dei corpi cavernosi suturate trasversalmente (Yachia), con plicature multiple dei corpi cavernosi (Lue).
Conseguenza inevitabile di tutte le tecniche di correzione dell’incurvamento congenito è l’accorciamento del pene, la cui misura finale può essere facilmente calcolata misurando il lato corto del pene. Allo scopo di dimezzare l’entità dell’accorciamento del pene è stato proposto l’allungamento del lato più corto con un innesto di tonaca albuginea prelevato dal corpo cavernoso opposto, ma la tecnica, più complessa rispetto alle precedenti, ha avuto una diffusione limitata.
L’intervento di corporoplastica può essere eseguito in anestesia locale o generale; la dimissione avviene normalmente in giornata o comunque entro le 24 ore. La ripresa dell’attività sessuale è possibile dopo un periodo di 5 settimane.


Video: la tecnica chirurgica
Video soggetto a limiti di età