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Terapia chirurgica

Lo scopo della terapia chirurgica è quello di fornire al paziente un pene con rigidità, lunghezza e angolatura adeguata per la penetrazione.

Ciò può essere realizzato con tre tipologie di intervento:

  1. Interventi di plicatura; sono le procedure più diffuse per una relativa facilità di esecuzione. La maggior parte delle tecniche si basano sull’accorciamento del lato convesso che deve essere reso uguale al lato concavo (più corto) affinché si realizzi il raddrizzamento del pene; esso può essere ottenuto con l’asportazione di ellissi di tessuto di rivestimento dei corpi cavernosi (tonaca albuginea) e successiva sutura dei bordi (Nesbit), con incisioni longitudinali dei corpi cavernosi suturate trasversalmente (Yachia), con plicature multiple dei corpi cavernosi (Lue). Hanno minime o nulle conseguenze sulla funzione erettile ma determinano un accorciamento del pene che si somma a quello usualmente provocato dalla malattia e del quale il Paziente deve essere reso consapevole. L’accorciamento teorico è pari a circa il 20% e la misura finale del pene può essere facilmente calcolata poiché corrisponde a quella del lato corto del pene. Questa tecnica è indicata in caso di lunghezza del pene superiore a 13 cm, incurvamento inferiore a 60° e funzione erettile pre-operatoria normale in condizioni basali (no uso di farmaci quali Viagra e simili).
  2. Tecniche di grafting; si basano sulla incisione o, più raramente sulla escissione, della placca che generalmente coincide sul lato concavo (più corto) con il punto di massima curvatura; lo spazio in tal modo sviluppato al di sopra del tessuto cavernoso è ricoperto da un tessuto (graft) di derivazione animale destinato ad essere colonizzato dalle cellule dell’ospite, la tecnica chirurgica è più complessa ma consente di realizzare il raddrizzamento totalmente o con incurvamento residuo non significativo (< 20°) senza determinare ulteriore accorciamento del pene. La fisioterapia d’organo basata sull’uso del vacuum device si rende necessaria nella fase pre-operatoria e soprattutto in quella post-operatoria allo scopo di pilotare correttamente l’attecchimento del graft evitando fenomeni di retrazione fibrosa. L’intervento può provocare un peggioramento della funzione erettile che deve pertanto essere attentamente valutata prima dell’intervento anche in prospettiva in relazione all’età e ai fattori di rischio vascolare del Paziente. Questa tecnica è indicata in caso di età inferiore a 55 anni, lunghezza del pene inferiore a 13 cm, incurvamento superiore a 60° e funzione erettile pre-operatoria normale in condizioni basali e assenza di fattori di rischio vascolare.
  3. Impianto di Protesi Peniena e (eventuale) Corporoplastica complementare; la tecnica prevede il ripristino della funzione erettile mediante il posizionamento di una protesi peniena che da sola consente il raddrizzamento del pene con incurvamento residuo non significativo (<30°) nella maggior parte dei casi; nei casi con incurvamenti particolarmente marcati al posizionamento della protesi si associa una procedura di incisione multipla del corpo cavernoso o di grafting con lo scopo di completare il raddrizzamento del pene. In caso di grave accorciamento del pene può essere eseguita una procedura di allungamento. L’impianto della protesi non è visibile dall’esterno in quanto perfettamente integrato nell’anatomia genitale del Paziente, non modifica l’orgasmo e l’eiaculazione, incide positivamente in maniera indiretta sul desiderio sessuale con la maggiore gratificazione del Paziente a seguito della sua riabilitazione. L’obbiettivo dell’intervento è conseguito praticamente nel 100% dei casi. Questa tecnica è indicata in caso di età superiore a 55 anni, disfunzione erettile pre-operatoria in atto (anche se compensata da farmaci) o ipotizzabile in prospettiva per la presenza di malattie croniche, metaboliche associate a fattori di rischio vascolare.

Di volta in volta occorrerà personalizzare la proposta terapeutica sulla base delle aspettative del Paziente, delle sue concomitanti malattie e della particolare situazione (entità dell’incurvamento, lunghezza del pene, presenza di disfunzione erettile) locale determinata dalla malattia di LaPeyronie.

Link al video

Plastica di Raddrizzamento Penieno con Grafting di Pericardio Bovino
Il video illustra una tecnica di correzione di incurvamento del pene causato dalla Malattia di La Peyronie (penile lenghtening technique).
Video soggetto a limiti di età

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