I farmaci usati per il trattamento dell’Ipertrofia prostatica benigna (BPH) possono aumentare enormemente il rischio di disturbi dell’eiaculazione (EjD). Lo studio, condotto su circa 30.000 pazienti ha evidenziato che farmaci come silodosina e tamsulosin possono aumentare rispettivamente di 32,5 e 8,6 volte il rischio di EjD rispetto al placebo, in misura più elevata rispetto a doxazosina e terazosina, che sono ritenuti tuttavia meno efficaci nel controllo dei sintomi della BPH. Un rischio analogo viene segnalato per finasteride e dutasteride, anch’essi utilizzati nei disturbi da BPH, con differente meccanismo di azione.
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